L’
uva, il frutto dell’autunno dai tanti benefici, è utilizzata per tante preparazioni e ovviamente per il
vino. Sebbene spesso venga considerata troppo calorica o ricca di zuccheri, l'uva ha molte proprietà preziose per il
benessere. Conosciamo meglio il frutto della
vitis vinifera, la vite.
L’uva fa bene al cuore
L'uva offre numerosi benefici, a cominciare dalla sua capacità di proteggere il
cuore dalle malattie cardiovascolari. L’uva è
antiossidante e
antinfiammatoria, rallenta l’invecchiamento delle cellule e contrasta alcuni tipi di tumori.
Il suo consumo dovrebbe attestarsi intorno ai
100 grammi al giorno, quindi un piccolo grappolo con un apporto di poco più di
60 calorie.
Dove trovare il resveratrolo
Non si può parlare delle qualità dell’uva e dei suoi effetti benefici senza parlare del
resveratrolo, un
flavonoide che fluidifica il sangue e agisce positivamente sulla
circolazione sanguigna ma anche capace di rallentare la
degenerazione cellulare, prezioso alleato contro le malattie neurodegenerative. Anche per questo consumare con moderazione vino rosso, potrebbe aiutare la salute cardiovascolare.
A chi viene sconsigliata
Ai
bambini sotto i 4 anni perché la buccia per loro potrebbe risultare poco digeribile. Inoltre, meglio offrire questo tipo di frutta ai più piccoli con
tagli sicuri dato che i chicchi di uva sono rotondi, meglio tagliarli a spicchi.
Tutti quelli che devono stare attenti alla
glicemia è meglio che consumino l’uva con moderazione, in particolare l’uva nera. Anche chi ha problematiche come
ulcere dovrebbe limitare il consumo.
La cura dell’uva
Esiste una vera e propria “cura dell’uva” che si chiama
ampeloterapia praticata sin dall’antichità. Grazie al consumo di uva è possibile
disintossicare dalle tossine il nostro corpo. Prevede un consumo di uva in quantità considerevoli per 2-3 giorni nell’ordine del mezzo chilo fino a due chili.
Ma senza arrivare a queste soluzioni possiamo considerare e beneficiare delle proprietà dell’uva anche in porzioni intorno ai 100 grammi al giorno nel periodo che coincide con la
stagionalità che inizia ad agosto e termina a dicembre.
L’uva ha una quantità di acqua che arriva all’80% e contiene allo stesso tempo anche molte fibre, questo aiuta organi come
intestino e
fegato ad eliminare le tossine.
Tipi di uva
Il mondo dell’uva è variegato, con numerose varietà che si distinguono per colore, gusto e utilizzo. L'Italia, primo produttore mondiale, vanta alcune delle uve più apprezzate. Ci sono vari tipi di uva, in primis citiamo l’
uva Italia, il nostro paese è il primo produttore al mondo e questa è una delle tipologie più apprezzate. Seguono l’
uva Regina e l’
uva Vittoria, fino ad arrivare all’
uva fragola. Ognuna ha le sue caratteristiche e peculiarità a partire dall’essere
bianca o
nera.

L’uva per la bellezza
Proprietà
ricostituenti e
antiossidanti fanno dell’uva anche oltre che un’alleata del benessere anche un aiuto concreto per la bellezza.
Contribuisce a mantenere la pelle elastica e idratata contrastando l’invecchiamento. La stessa
vinoterapia è conosciuta per le proprietà tonificanti.
Per una
pelle morbida e
liscia provate questa maschera a base di uva, basta la
polpa di 5 acini di uva schiacciata con una forchetta a cui unire un cucchiaino di
miele. Se il composto risulta troppo liquido, puoi aggiungere un cucchiaino di argilla bianca per ottenere la consistenza ideale.
Stendi sul viso deterso e lascia in posa per 10 minuti, risciacqua per riscoprire la pelle
compatta,
schiarita e
idratata.
Puoi provare questa maschera anche su
collo e
décolleté e sulle
mani.
Insalata con uva, rucola e mirtilli
Puoi preparare una gustosa insalata con 100 grammi di
rucola, 2 fette di
pane avanzato (meglio se di segale o integrale), una manciata di
mirtilli, una manciata di
acini di uva misti bianca e
nera, 50 grammi di
Grana Padano.
Una volta tostato il pane e fatto a cubetti, metti tutti gli ingredienti in una ciotola, per condire spremi mezzo
limone e aggiungi sale e olio quanto basta.
Per un’idea in più versa dello
yogurt bianco sull’insalata e cospargila di
semi di zucca.
Articolo a cura di Econote.it