Benessere

Chi è la regina della frutta? La dott.ssa Glicerina ci racconta l’uva, scoprila con noi!

Chi è la regina della frutta? La dott.ssa Glicerina ci racconta l’uva, scoprila con noi!
Quale prodotto viene definito la “Regina della frutta”? Si tratta dell’uva, la regina delle tavole autunnali: dolce e succosa, è il perfetto alleato per affrontare con sprint la faticosa transizione dall’estate ai mesi autunnali.
Si tratta di uno dei frutti più antichi: ne troviamo traccia nella Bibbia e nelle leggende dei Greci e Romani. Nel passato, tuttavia, veniva utilizzata esclusivamente per la trasformazione, sottovalutandone il consumo fresco.
Esistono numerosissime varietà di uva, per iniziare è possibile suddividerle in tre semplici categorie: bianca, rossa e nera.
Queste a loro volta, si distinguono in uve destinate alla produzione di vino e uve adatte al consumo fresco, le cosiddette “uve da tavola” e ulteriormente in uva con i semi o senza.
Tra le varietà bianche più importanti ricordiamo l’Uva Italia, la Vittoria, la Regina, tra le rosse la Red Globe, la Rosada e l’Uva Fragola tra le nere la Michele Palieri e la Black Magic.
 

100 grammi d'uva fresca apportano all'incirca 61 Kcal, ogni acino è costituito da circa un 80% di acqua e i nutrienti più importanti sono gli zuccheri per un 15%, mentre proteine e soprattutto grassi sono quasi assenti e la fibra è presente per un 1,5%.
L’uva è molto ricca in sali minerali, soprattutto potassio, ma anche manganese, rame, fosforo, ferro e di vitamina C, vitamine del gruppo B e vitamina A.
Ogni acino d’uva è molto ricco di antiossidanti, in particolare polifenoli con proprietà antinfiammatoria, antiossidante e protettiva cardiovascolare.  
Ed è proprio il resveratrolo, un potente antiossidante presente soprattutto nella buccia degli acini dell’uva rossa, ad avere la capacità di ridurre il colesterolo LDL, cioè quello cattivo e prevenire le malattie cardiache e cardiovascolari. Altri benefici, oltre all’effetto anti-invecchiamento sarebbero un’azione benefica contro l’infiammazione e anche un effetto anti-batterico.
La presenza di Boro nell’uva aiuta l’assorbimento del calcio e previene l’osteoporosi.
 
Grazie a tutto questo patrimonio nutrizionale, l’uva diviene uno spuntino post- allenamento eccezionale per chi pratica corsa, in quanto consente di recuperare velocemente sali e zuccheri persi durante lo sforzo. Inoltre grazie agli antiossidanti presenti combatte quei radicali liberi nemici degli sportivi.
 
Il consumo d'uva, invece, va ridotto nei bambini al di sotto del quarto anno d'età: l'elevato contenuto in cellulosa (buccia) potrebbe essere responsabile di una possibile digestione difficoltosa.
Bisogna evitare il consumo dell’uva anche in presenza di allergia all’istamina: questo frutto è un istamino-liberatore, cioè favorisce la produzione di istamina da parte dell'organismo.


Per quanto concerne il consumo di uva da parte dei diabetici, non bisogna farsi spaventare dal contenuto zuccherino, basterà semplicemente consumarla lontana dai pasti, per esempio a merenda o spuntino, sempre associata a frutta secca come mandorle o noci in modo tale da mantenere sotto controllo il carico glicemico. Ancor meglio è fare una ricca colazione con uva, yogurt intero bianco o yogurt greco e una buona quota di grassi buoni, come quelli contenuti nella frutta secca o in qualche tocchetto di cioccolato fondente. Così il nostro risveglio sarà dolce ed energetico e ci permetterà di affrontare l’intera mattinata carichi e non affamati.


 

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